È un racconto di guerra, fame, freddo, fango e paura, di arte di arrangiarsi e di colpi di fortuna, ma anche di eroismo, amor di Patria e senso del dovere, di un italiano che, come molti della sua classe, si è trovato a passare dal servizio di leva all’impiego in guerra, per poi trovarsi, suo malgrado, in una delle pagine più epiche e dolorose dell’esercito italiano.
La dimensione umana individuale è comunque la protagonista principale: i sentimenti del soldato, le fatiche fisiche e i disagi ambientali, i difficili rapporti con gli ufficiali e la spensieratezza della vita di tutti i giorni della truppa (ben rappresentata dalle innumerevoli avventure galanti e dal procacciamento illecito di provviste e generi di conforto), il terrore delle azioni di guerra e il disagio di scoprirsi “truppa d’occupazione”, la pietà e il rispetto per i civili locali, il senso di cameratismo verso commilitoni ed alleati, frammischiato all’aperto biasimo verso i comportamenti disumani delle truppe tedesche; tutto ciò è rappresentato con vivida semplicità; e franchezza, senza remore e senza censure.
Il volume riproduce fedelmente l’unico originale dell’opera che è stata tutta dattiloscritta da Alfranco Albuzza al suo rientro dalla guerra, su tracce di appunti presi durante il servizio come autiere in Russia. Il suo incarico gli ha permesso di percorrere praticamente tutto il fronte tenuto dagli italiani e di effettuare più di un viaggio verso Stalingrado, dove, come mirabilmente raccontato da Alfio Caruso nel recente saggio “Noi moriamo a Stalingrado” (Longanesi 2006, due edizioni in pochi mesi), alcuni autieri italiani di reparti simili condivisero la tragica sorte dell’alleato tedesco. Lo stesso Alfio Caruso, autore della prefazione a questo volume, lo ha definito un libro “prezioso e commovente”.
Le 21 fotografie inserite nel libro, assolutamente inedite, sono state scattate dall’autore nei suoi tragitti tra un caposaldo e l’altro e, insieme alle 20 bellissime tavole dal forte sapore evocativo – eseguite appositamente all’epoca da Sandro Pattini, compagno di guerra e amico di Alfranco – rappresentano il pregio assoluto dell’opera in fatto di novità e segnano la differenza rispetto ad altri volumi reperibili oggi sulla campagna di Russia.
Il titolo “Spingere!” (decisamente indicativo, trattandosi di un’unità motorizzata) nasce invece dalla testata del giornalino del 34° Autoreparto Pesante che Alfranco e Sandro, insieme ad altri commilitoni, avevano creato per alleviare il difficile momento della guerra. Oltre trenta delle pagine più belle, illustrate con maestrìa, sono qui riprodotte in appendice, e rappresentano un perfetto complemento al testo, oltre che una struggente testimonianza della volontà dei soldati di rimanere attaccati alle piccole cose della vita e ai ricordi della Patria lontana come antidoto alle tragedie della guerra.
Spingere! Viaggio in Russia 1941-1943
€ 44.00
di Alfranco Albuzza
Titolo completo: Spingere! Viaggio in Russia 1941-1943
Pagine di vita al tempo della guerra mondiale
Editore Libreria Militare
Collana: Extra Moenia / I Fuori Collana
Pag. 208
Interamente a colori su carta patinata 110 gr.
20 tavole a colori, 21 foto b/n, 31 riproduzioni a colori
Copertina plastificata opaca a doppia bandella
Brossura cucita filo refe
ISBN10 88 – 89660-03-1
ISBN13 978 – 88 – 89660-03-4
Data di pubblicazione: Aprile 2007
Cod. A91
COD: LM25
Categoria: Libri di Storia - Altro
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16.5 × 23 cm |
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