- IN PREVENDITA € 54.
- Edizione 2023
- Nuova edizione di “Sentire Pensare Volere”
- L’opera ha per oggetto le unità italiane delle SS, la cui storia è ricostruita dalle origini fino alla fine della guerra.Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 Heinrich Himmler autorizzò la costituzione di un unità italiana delle Waffen SS, analogamente a quanto fatto fino ad allora con altre nazionalità europee.In accordo anche con il governo della neocostituita RSI cominciò l’arruolamento di volontari fra i militari italiani internati in Germania.L’alto numero di volontari iniziali fu decisamente ridotto in seguito a una severa selezione fisica e morale e i volontari reclutati furono inizialmente organizzati in battaglioni della neocostituita Milizia Armata / Waffen Miliz. Rientrati in Italia all’inizio del 1944, i battaglioni furono presto riorganizzati in due reggimenti di fanteria inquadrati in una brigata, la 1. Sturmbrigade, il cui addestramento secondo criteri operativi tedeschi cominciò celermente, stante anche le pressioni del Duce di inviare truppe italiane al fronte sud contro gli Alleati.Fu pertanto selezionato un battaglione al comando del Ten.Col. Degli Oddi che fu inviato al fronte di Anzio nel febbraio 1944 e colà rimase fino all’offensiva alleata del maggio successivo.Nel mentre gli altri battaglioni, dislocati principalmente in Piemonte, continuarono l’addestramento, ma vennero coinvolti loro malgrado nella lotta antipartigiana, che imperversava soprattutto nel Piemonte occidentale.Grazie al valore dimostrato al fronte di Anzio nel maggio 1944 la brigata italiana transitò nelle Waffen SS assumendo la denominazione di 1. Waffen-Grenadier-Brigade der SS – italienische Nr. 1.Le unità della brigata SS, carenti di materiale pesante, furono coinvolte nelle operazioni antipartigiane che ebbero luogo principalmente in Piemonte nell’estate e autunno del 1944 ma videro sfumare l’agognato impiego al fronte soprattutto a causa della sfiducia dei comandi tedeschi nelle unità italiane.Nel gennaio 1945 un Kampfgruppe della divisione su due battaglioni fu inviato nel Piacentino con funzioni di presidio attivo contro le forze partigiane, mentre i battaglioni restanti, trasferiti nella zona relativamente tranquilla di Como, completarono l’addestramento, ritardato dalle troppe operazioni controguerriglia tenutesi nei mesi precedenti. Nel febbraio 1945 la brigata venne trasformata in divisione, la 29. Waffen-Grenadier-Division der SS (italienische Nr.1), ma gli organici rimasero gli stessi, con una forza di circa 4.500 uomini, piuttosto pochi per una unità di livello divisionale ma ben selezionati e addestrati.La fine della guerra sorprese le unità SS italiane in parte nei loro accantonamenti, in parte nel Piacentino e in parte nell’alta Lombardia. Le unità che si dovettero arrendere alle forze partigiane ebbero a subire spesso violenze ed esecuzioni sommarie da parte partigiana, mentre quelle che si arresero agli Alleati furono disarmate e avviate ai campi di prigionia.