A quasi settant’anni dalla prima edizione, il volume di Farina resta la storia più obiettiva e documentata della nascita, dello sviluppo e dell’impiego degli Arditi, le truppe d’assalto dell’Esercito Italiano nella Prima Guerra Mondiale; il giudizio è del Prof. Giorgio Rochat, il più rigoroso e acuto studioso del fenomeno dell’Arditismo in Italia, autore della prefazione.
Il percorso si snoda tra una dettagliata analisi tecnica delle necessità belliche e delle scelte dottrinali che videro nascere il fenomeno dei Reparti d’Assalto nel 1917 e una parte storica che ripercorre le principali battaglie ed i riconoscimenti guadagnati sul campo, dal San Gabriele alla difesa di Udine, dal Col Moschin a Capo Sile, dal Montello a Vittorio Veneto. Non mancano cenni, in una terza parte complementare, sulle truppe d’assalto austro-ungariche, tedesche e francesi della Grande Guerra.
Le armi caratteristiche (pugnale e bomba a mano), l’equipaggiamento, l’uniforme rivoluzionaria, le insegne, i canti e gli inni, i privilegi, l’addestramento particolare, i successi ed i sacrifici degli assaltatori si fondono a creare il mito del soldato italiano risorgente dopo Caporetto, un “soldato nuovo” in cui credere e confidare. Al di là del mito, l’attenta narrazione svela le capacità militari e le caratteristiche dello strumento, la rottura con il passato rappresentata dalla nuova dottrina di impiego, l’influsso dello spirito di corpo sulle vicende belliche e del dopoguerra, in una sintesi completa e definitiva.
La presente riprende il testo della II edizione rivista ed ampliata del 1938, aumentata dei due capitoli della I edizione eliminati ed annotata dal curatore in merito alle differenze tra le due edizioni e ad eventuali imprecisioni.
A corollario dell’opera, una nota finale di Angelo L. Pirocchi, autore del volume della casa editrice inglese Osprey Italian Arditi. Elite Assault Troops 1917-20, sull’evoluzione, esistenza, numerazione e dipendenza dei vari Reparti d’Assalto, con le indicazioni bibliografiche di riferimento e nove tabelle riepilogative.