Nel settembre 1861, fu consegnata alla giovanissima Regia Marina, ancora permeata dello spirito di Cavour, la Terribile, la prima nave corazzata italiana. Questo nuovissimo tipo di unità navale era destinato a costituire, nei cento anni a venire, la categoria principale delle flotte, quella cui era destinato il compito di esercitare il potere marittimo e, di conseguenza, stabilire l’ordine di gerarchia tra le potenze mondiali. Da sempre la nave di linea – il possente vascello a più ponti armato con decine di cannoni – aveva costituito l’espressione ed il simbolo stesso della potenza di una nazione sul mare. Ma con il progresso delle artiglierie e, in particolare, con la comparsa di cannoni capaci di sparare granate esplodenti, le pur spesse murate di legno si erano rivelate incapaci di resistere alla nuova offesa. La necessità quindi di proteggere le parti vitali delle navi aveva pertanto portato alla soluzione di dotare di corazze i fianchi delle stesse. Le corazze, però, erano molto pesanti e, conseguentemente, limitavano fortemente la velocità, tanto più quanto maggiori erano le dimensioni della nave sulla quale erano installate, soprattutto tenendo conto della limitata potenza al tempo fornita dagli apparati motori. I pur potenti vascelli, quindi, sarebbero diventati o troppo lenti o comunque vulnerabili alla nuova offesa e, pertanto, decaddero nella loro importanza a favore di un nuovo tipo di unità, simile per forme e dimensioni alle fregate allora in uso. Questo nuovo bastimento, un tempo minore per importanza rispetto al vascello a più ponti, dotato della protezione derivante dalla corazzatura, di artiglierie moderne e di apparati motore di adeguata potenza che gli assicurava un’adeguata velocità, lo avrebbe surclassato così definitivamente sul piano tattico, dando vita all’epopea di quelle che, nel lessico comune, furono identificate con l’appellativo di corazzate.
In questo primo volume sono esaminate le più antiche progenitrici italiane di questa categoria: le fregate corazzate, le più piccole corvette corazzate e cannoniere corazzate, l’unico esemplare di ariete corazzato a torri e l’unico esemplare di quel tipo di nave di linea che le corazzate fecero scomparire, il vascello Re Galantuomo. Le rimanenti unità saranno tema di successivi volumi di questa stessa serie, in quanto la storia delle corazzate si concluse, per la Marina italiana, con la demolizione delle ultime due unità della classe “Duilio”, avvenuta nel 1956.
Come negli altri volumi della serie “Le Navi d’Italia”, nelle quasi 400 pagine del volume sono riportati, la descrizione tecnica e le vicende relative a questo tipo di unità navale nel primo quindicennio di vita della neonata Regia Marina italiana. L’opera è strutturata in una parte introduttiva, che analizza la nascita e lo sviluppo delle navi di linea fino al 1875 – con particolare riferimento a quanto sviluppatosi nella Marina italiana – cui seguono un totale di 11 capitoli, uno per ogni tipo di unità trattata, sia essa singola oppure formante una classe di più esemplari.
I suddetti capitoli seguono uno schema comune e sono divisi in cinque sezioni: subito dopo il titolo, che fornisce le indicazioni necessarie ad individuare l’unità o la classe di cui tratta, segue l’elenco delle singole navi, con le principali annotazioni “anagrafiche”, i nomi e le date degli eventi principali ad esse relativi.
I più importanti dati dimensionali sono riportati nella sezione intitolata Caratteristiche generali, che è seguita dalle due sezioni più cospicue, quella intitolata Generalità, in cui sono descritte la storia del tipo e tutti i settori della nave, e quella intitolata Attività, che, per ciascuna unità, riporta un sunto della vita operativa.
Segue infine un’Appendice in cui sono descritte le navi di linea corazzate nelle altre Marine nel periodo considerato.
Per questa edizione del volume, edita secondo i canoni grafici ed editoriali nella nuova serie “Le Navi d’Italia”, i progressi nella metodologia e negli strumenti di ricerca hanno consentito di avere a disposizione una ingente mole di materiale, tale da indurre l’Ufficio Storico a programmare più libri che comprendano l’intera materia.
Le navi di linea Italiane – Vol. I (1861-1875)
€ 67.50
Autore: Franco Gai
Anno pubblicazione: 2014
Pagine: 378
Pagine: 378
Illustrazioni e disegni: 30
Tavole fuori testo: 12
Rilegato in tela blu ed impreziosito con scritte in oro e sovraccoperta plastificata
COD: MM041
Categoria: Marina Militare
Peso | 2.16 kg |
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