In questo libro sarà trattato l’intervento britannico in Italia dopo la sconfitta del Regio esercito a Caporetto. Per fare questo, il volume ricostruirà i passaggi che portarono la Gran Bretagna a inviare alcune sue divisioni in Italia. Lo studio, che seguirà principalmente il punto di vista “inglese”, inquadrerà il conflitto condotto dai britannici all’interno della loro più ampia strategia di difesa imperiale, permettendo così di comprendere più pienamente le motivazioni che spinsero Londra a decidere di intervenire nella guerra. Proprio grazie a questo si potrà comprendere la strategia seguita dalle Forze armate di Sua Maestà, e si potrà al meglio intendere come l’invio di truppe in Italia non sia stato solo un aiuto portato a un alleato in difficoltà.
Si vedrà infatti come la scelta di schierare divisioni britanniche in Italia rispondesse anche a una più ampia strategia elaborata da una parte del Governo britannico, specie da parte del Gabinetto Lloyd George: cioè di isolare la Germania, interrompendo i suoi collegamenti con l’Impero ottomano, così da assicurare maggiormente la sicurezza dell’Impero inglese in Asia. Con l’ausilio di un’ampia quantità di materiale di archivio inedito, si illustrerà anche l’impegno operativo delle truppe della British Army in Italia, quale fu il loro ruolo nella ricostruzione del Regio esercito e soprattutto come si comportarono durante le tre battaglie del Piave.
Sarà dato ampio spazio al confronto tra la dirigenza politico-militare britannica e quella italiana per la condotta delle operazioni contro l’Impero asburgico. Si vedrà come i britannici in Italia si rapportarono nei confronti degli italiani, quale fosse la loro opinione sui loro alleati e come questi ultimi percepivano e si rapportavano con gli inglesi. Sarà anche analizzata la progettata invasione della Baviera e l’opinione che il comando inglese aveva di questa operazione, sempre mantenendo chiara la visione “imperiale” che i britannici avevano nei confronti della guerra combattuta contro gli Imperi Centrali.