- Edizione originale del 1889 de “La Leggenda del vecchio marinaio” ancora divisa in dispense non rilegata. Manca il nastro laterale che chiudeva la copertina, restano intatti i nastri sopra e sotto.
Introduzione
La ballata del vecchio marinaio (The Rime of the Ancient Mariner nel titolo originale), composta tra 1797 e 1798, rappresenta il contributo più significativo di Samuel Taylor Coleridge (1772-1834) alle Lyrical Ballads, pubblicate nel 1798 in collaborazione con William Wordsworth (1770-1850) e la cui celebre Preface è considerata il manifesto del Romanticismo inglese. The Rime of the Ancient Mariner racconta la vicenda fantastica di una maledizione che cade su una nave e il suo equipaggio dopo l’uccisione di un albatro da parte di un marinaio.
Struttura
La forma metrica del testo è quella della ballata, una tipologia poetica che racconta una storia, spesso piuttosto lunga, e che è caratterizzata da un ritmo che la rende anche cantabile. Sebbene il linguaggio della Rime sia evocativo e immaginifico, concedendo ampi spazi al “sublime” romantico, e sia ricco di arcaismi (e non popolare e semplice come nella ballata medievale), Coleridge riprende anche diversi motivi tipici delle ballate popolari inglese. Questi sono ad esempio la forma dialogica, in quanto l’intero poema è un dialogo tra il vecchio Marinaio e l’invitato a nozze che egli ferma nella prima strofa, e la presenza del soprannaturale, che caratterizza le visioni successivi alla morte dell’uccello 1. Altri elementi caratteristici sono il tono tragico della narrazione, che segue il percorso di redenzione del protagonista della Ballata, ovvero il vecchio marinaio. Lo stile è elaborato, arricchito di assonanze, consonanze e ripetizioni, nonché figure di suono e di ritmo che danno al testo una particolare patina letteraria.
La Rime si divide in sette parti, composte per lo più da quartine di quattro versi con schema di rime ABCB2; il primo e terzo verso hanno otto sillabe, mentre il secondo e il quarto hanno sei sillabe. Il metro è caratterizzato per lo più da giambi, che è l’unità metrica più comune in inglese. Un giambo è una coppia di sillabe composta da una sillaba non accentata seguita da una sillaba accentata.
Trama
La Ballata del vecchio marinaio è divisa in sette sezioni, che seguono le “tappe” del viaggio del vecchio marinaio e della sua maledizione.
Parte 1: Un vecchio marinaio incontra tre ospiti che si stanno recando a un matrimonio e ne ferma uno per narrargli la propria storia. Gli racconta di come la nave su cui si trovava, una volta superato l’Equatore, fu condotta dalle tempeste ad incagliarsi tra i ghiacci del Polo Sud. Improvvisamente, attraverso la nebbia, arriva un uccello bianco, un albatro, salutato dalla ciurma come portatore di fortuna. Il Marinaio però uccide l’uccello senza alcuna ragione.
Parte 2: Da questo momento un maleficio cade sulla nave, che viene spinta oltre l’Equatore e poi rimane ferma nella bonaccia. L’equipaggio della nave, prima consenziente in maniera ambigua, ora accusa apertamente il Marinaio per il suo delitto, apponendogli al collo il cadavere dell’albatross.
Parte 3: I marinai iniziano a morire di sete quando improvvisamente appare un’altra nave: è una nave fantasma condotta dalla Morte e dalla Vita-nella-morte che si giocano a dadi le vite dei marinai. La Morte vince i compagni del Marinaio, che quindi muoiono uno dopo l’altro, mentre la Vita-nella-morte vince il Marinaio, che è quindi l’unico a sopravvivere.
Parte 4: Il vecchio marinaio è perseguitato dal ricordo dei compagni morti e vede agitarsi nel mare degli enormi serpenti marini. Poiché il Marinaio è ormai pentito del suo errore, l’albatross si stacca dal suo collo e precipita in mare.
Parte 5: L’incantesimo malvagio è rotto, come simboleggiato dalla pioggia che scende sulla nave e dal ritorno in vita dei compagni. Davanti agli occhi del Marinaio compaiono degli spiriti, simili ad angeli, che emettono strani suoni e conducono la nave a una velocità incredibile. Tra questi si distingue lo “Spirito del Polo sud”. Il marinaio sviene.
Parte 6: Durante la trance, il Marinaio sente due spiriti, compagni dello Spirito Polare che ha vendicato l’albatro, discutere della sua colpa e della necessità dell’espiazione prima del perdono divino. Nel frattempo, la nave fa rotta verso la terra natale del marinaio.
Parte 7: Giunta a destinazione, la nave affonda, mentre il Marinaio salta sulla scialuppa di un eremita, al quale il Marinaio chiede di confessarsi. Egli può così trovare la pace. Il suo compito ora è quello di girare per il mondo e narrare la propria vicenda, per insegnare agli uomini, attraverso l’esempio, ad amare e rispettare le creature di Dio.
Analisi delle tematiche principali
L’idea della trama viene da un sogno che l’illustratore George Cruikshank (1792-1878) raccontò all’amico Coleridge. Inizialmente la Rime of the Ancient Marinerdoveva essere una collaborazione tra Coleridge e Wordsworth, che infatti suggerì alcuni episodi centrali come l’uccisione dell’albatross o il marinaio morto che conduce la nave. È quindi un perfetto esempio del lavoro poetico comune che caratterizza le Lyrical Ballads e può essere definita un perfetto mix di Gothic romance 3, letteratura di viaggio e ballata tradizionale.
Il riferimento al romance non è casuale dato che Coleridge dosa equamente il soprannaturale col reale. Nell’incipit abbiamo ad esempio una serie di dettagli realistici sul matrimonio, sul tempo atmosferico, sulla posizione della nave e sul paese d’origine del marinaio, ma dopo la morte dell’albatross il poema s’arricchisce di diversi elementi magici e soprannaturali, quali:
- la ragione misteriosa che lo costringe a raccontare continuamente la propria storia e le forze arcane che guidano la nave verso il Polo sud derivano da due noti temi medievali: quello della la “nave fantasma” che conduce gli uomini in luoghi sconosciuti e quello della Danza della morte, nel quale gli scheletri conducono gli uomini sulle proprie tombe. Anche nella Rime la morte è rappresentata come uno scheletro, secondo la tradizione classica
- l’albatro, uccello sacro in molte religioni e miti, che i marinai consideravano un simbolo beneaugurante. In molti bestiari medievaliall’albatro si associa la qualità dell’intoccabilità, e la sua uccisione è equiparata alla rottura di un tabù sacro
- le creature ultraterrene come spiriti, angeli e mostri marini di cui il poema è ricco
- Infine lo stesso marinaio è da subito raffigurato in chiave magica, poiché viene descritto con un glittering eye che ha un potere ipnotico che costringe la gente ad ascoltarlo
- Alla fine del poema non viene fornita alcuna spiegazione logica degli eventi soprannaturali, ma anzi è concesso ampio spazio alle descrizioni delle relazioni esistenti tra lo stato mentale del Marinaio, di cui il mondo esterno diventa una metafora.
I principali temi della Rime sono lo studio psicologico della colpa, della sofferenza e dell’espiazione umana. Da qui hanno avuto origine interpretazioni della Ballata di carattere religioso, che vedono nell’uccisione dell’albatro una sorta di peccato contro Natura e quindi contro Dio. Per questo motivo il Marinaio per raggiungere la salvezza, ovvero il ritorno al proprio paese, deve passare dal fuoco del Purgatorio. Il momento di svolta della vicenda ha luogo nella quarta parte del poema, quando l’acqua del mare brucia di un “orribile rosso” e un serpente marino striscia attorno alla nave. Improvvisamente il Marinaio benedice queste creature orrende, che sono tuttavia parte della creazione divina. In questo momento l’incantesimo si interrompe, l’albatro cade dal suo collo e finisce in mare.
Da un punto di vista più strettamente letterario l’albatro può essere una metafora dell’artista e della creazione artistica 4: il poeta abbandona il suo mondo in cerca di verità e conoscenza attraversando esperienze dolorose e fuori dall’ordinario e viene infine salvato dal potere dell’immaginazione. Proprio come l’artista, quindi, il Marinaio al proprio ritorno comprende che il proprio destino è quello di narrare la storia che ha vissuto.